Le trattative diplomatiche Il 4 aprile protestò contro le affermazioni fatte da Essad Pascià alla stampa, appena andato in quei giorni a Parigi, che la Delegazione non rappresentasse l’Albania, mettendo a rilievo che essa era stata regolarmente nominata il 25 dicembre 1918 dal-l’Assemblea nazionale, riunitasi a Durazzo. Il 14 aprile la Delegazione presentò un’altra nota in cui si dichiarava disposta ad accettare, per un periodo da determinare, la benevola assistenza di una Grande Potenza alleata, riservandosi di far conoscere i propri desideri sulla scelta della Potenza assistente, alla quale la Conferenza doveva conferire il mandato alle seguenti condizioni: 1° Rispetto della sovranità dello Stato indipendente albanese (amministrazione autonoma all’interno e diritto di rappresentanza all’estero). 2° Divieto di ogni colonizzazione straniera sistematica ed organizzata. Il 15 aprile presentò un memoriale sull’Albania del nord, per controbattere la tesi jugoslava. Quando Wilson emanò il famoso proclama (24 aprile) circa le rivendicazioni dell’Italia, riconoscendole il possesso di Yalo-na, la Delegazione albanese protestò per il fatto che, invece di prendere in considerazioni le sue rivendicazioni, si pensala ad 75