Le trattative diplomatiche posta dai delegati francesi e inglesi, lasciando ai greci Koritza e Argirocastro. Si esclude quindi la rettifica della frontiera verso est che Berthelot aveva trovato ingiustificata. Ma il 14 gennaio Pasic e Trumbic insistettero in tale richiesta, esigendo anche che venisse neutralizzata e demilitarizzata l’Albania. Nella risposta del 20 gennaio la Delegazione jugoslava insistette nelle sue ragioni. La Delegazione albanese, dopo di aver protestato con nota del 12 gennaio contro ogni nuova amputazione dell’Albania, e-sprimendo il volo di essere udita ad esporre le sue legittime rivendicazioni, avuto notizia delle decisioni adottate, espresse in una successiva nota del 15 gennaio il suo profondo dolore per la spartizione del territorio nazionale, osservando: «L’Albania, creata nel 1913 in Stato indipendente, neutre e garantito, possiede un diritto acquisito e non può vedere la sua integrità e la sua indipendenza abolite senza protestare. L’Italia non ha alcun interesse legittimo su Valona ed il suo hinterland se non quello proveniente dalla sua smisurata potenza in confronto della piccola e debole Albania; la Grecia come la Jugoslavia non hanno alcun diritto sulle altre parti del territorio albanese. L’attribuzione del mandato sull’Albania, sia all’Ita- 87