L’Albania religione ortodossa, non di nazionalità greca. È solo con tale espediente che i greci hanno potuto trovare una certa maggioranza in qualche parte delFAlbania. Ma in tal modo non vi sarebbe alcun albanese ortodosso in Albania! La frontiera che la Delegazione albanese richiede è quindi la frontiera etnografica; essa parte dalla baia di Spitza a nord di Antivari, si dirige verso il nord-est, ingloba i clan di Touri, Hoti, Gruda e Triepchi, la città di Podgoritza e, seguendo le frontiere montenegrine anteriori al 1912, comprende il distretto di Ipek, la parte orientale del distretto di Mitrovitza, i distretti di Prichtina, Guilan, Ferizovitch, Katchanik, di una parte del distretto di Uskub, i distretti di Kankandelen, di Gostivar, di Kertchov, di Dibra, per raggiungere la montagna detta « Mal ’i Thate » tra il lago di Okrida e di Prespa. A partire da questo punto la frontiera segue il tracciato del 1913 fino alla cresta del monte Gramos e continua verso il sud per terminare nel golfo di Prevesa. Tutti i territori ad ovest di questa frontiera costituiscono l’Albania etnica e storica. Nei limiti di questi territori vi sono due milioni e mezzo di albanesi, di cui un milione nei confini assegnati all’Albania dalla Conferenza di Londra del 1913, e un milione e mezzo nelle regioni cedute dalla Con- 66