BIBLIOGRAFIA Mi limiterò ad indicare qui alcune delle opere fondamentali per lo studio della formazione dell’Albania o di alcuni suoi speciali aspetti, avvertendo che bibliografie notevoli, ma non esaurienti, si trovano nelle opere qui di seguito citate di Chekvezi, Bourcart (Les confins, pag. 14-27), Galanti, Gibert, Legrand, Manek Pekmezi Stotz e Vaina. In esse però, tranne in quella del Vai-na, manca completamente, data l’epoca in cui furono pubblicate, la ricca letteratura formatasi intorno al 1913, quando cioè si discusse vivacemente per dar vita al nuovo Stato, e quella posteriore. Abbonderemo pertanto nelle citazioni delle opere più recenti che saranno citate ai singoli capitoli. Non è inopportuno rilevare che l’importanza del problema albanese nei riguardi degli interessi adriatici dell’Italia e la presenza in Italia di circa centomila cittadini italiani di lingua albanese, spiega l’abbondanza e l’importanza degli studi italiani sull’argomento. Ma molti e buoni lavori sono stati fatti anche in Austria, nè mancano diligenti studi serbi, greci ed albanesi. Come per ogni questione internazionale, la letteratura francese è abbondante, ma non sempre egualmente importante. Acta et diplomata res Albaniae mediae aetatis illustrantia. Coll, et dig. de Thalliczy, Jire-cek e de Sufflay. I voi., Vindobonae, 1913 (va fino al 1343 e contiene 835 docc.). II, ih., 1918 367