V Albani a Nord e Est quelli del 1713 e a Sud quelli convenuti con Venizelos, restando assegnata Valona in piena sovranità all’Italia (1). Nella risposta che Lansing fece pervenire a mezzo di Polk sul terzo progetto Tit-toni, il 27 ottobre, venne ammesso il mandato dell’Italia sull’Albania e la sovranità su Valona con un piccolissimo hinterland sufficiente agli assoluti bisogni economici della città e alla sua sicurezza. Il territorio circostante doveva essere demilitarizato. Si riservava però il diritto ai jugoslavi di costruire una ferrovia nell’Albania settentrionale. Essendo venuta a conoscenza di una viva ripresa delFazione della Delegazione jugoslava per ottenere l’assegnazione di Scu-tari, la Delegazione albanese, riprendendo le ragioni esposte in una speciale memoria sull’Albania del nord (15 aprile), inviò alla Conferenza una nota con cui oppugnava a uno a uno i motivi addotti dai jugoslavi, ad-ducendo tutte le pubbliche manifestazioni fatte dai capi locali per ottenere l’unione all’Albania (8 novembre 1919). Nel memoriale consegnato dagli Alleati aH’on. Scialoja il 9 dicembre (n. 5 e 6) si affidava all’Italia dalla Società delle nazio- (1) Contro le dichiarazioni fatte alla Camera italiana il 27 settembre mons. Bum?i protestò con nota del 9 ottobre successivo. 80