L’Albania le pretese greche, montenegrine e serbe. L’Albania quindi si presentava alla Conferenza unicamente allo scopo di ottenere quelle reintegrazioni territoriali che erano state disconosciute nel 1913 (1). Il punto di vista della Delegazione albanese non può ritenersi seriamente fondato giuridicamente. Gli alleati avevano nel 1914 creato uno Sialo monarchico albanese, riconoscendolo (Ir iure, in determinati confini. Ma in quello stesso anno, come si è accennato, tutta la costruzione cadde, sopravvenne l’anarchia e la guerra, mutando sostanzialmente le basi di fatto e di diritto su cui poggiava il riconoscimento de iure dell’Albania, effettuato nel 1914, il quale quindi venne meno. La questione albanese, come tutte le questioni aperte dalla guerra, dove- (1) Turkan pascià fu udito dal Consiglio dei dieci nel febbraio del 1919. Alcuni albanesi lo sconfessarono. Cfr. un riassunto della sua esposi-Kione nel Corriere della Sera del 21 febbraio 1919, riprodotto daW'Elefteros Tt/pos del 24-9 marzo 1919, e Temps 5 marzo 1919. Cfr. anche dichiarazioni dello stesso Turkan al Times 24 gennaio 1919. Una delegazione del Consiglio Nazionale del Pindo si recò nel 1919 a Parigi per consegnare alla Conferenza una memoria reclamante l’autonomia per i territori del Pindo (cfr. testo in Romanie di Parigi, 17 aprile 1919). L’iniziativa non era appoggiata dal Governo romeno. (Cfr. dichiarazione del ministro romeno a Londra, Misu, in Temps del 2 aprile 1919). 46