Le frontiere albanesi chiesa greca, da cui dipendevano anche gli ortodossi di Koritza, che sono poi passati alla chiesa albanese. Intorno al Monastero — che è in una pittoresca situazione (1) — non vi sono abitazioni ed è occupato da due soli religiosi; uno serbo ed uno albanese. Gli ortodossi di Koritza e di Ochrida si disputavano accanitamente il monastero — la cui chiesa risale al 1550 — essendo S. Naum uno dei santi patriarchi della chiesa ortodossa, ed è considerato in particolar modo il protettore dei pazzi. La Commissione di delimitazione dei confini fece un primo sopraluogo nell’agosto del 1922, rinviando ogni decisione, dato (1) C,fr. Bourcart, L’Albanie, op. cit., pag. 48, che definisce San Naum « certainement un des plus beaux coins d’Europe ». San Naum era un discepolo di Cirillo e Metodio, inviato in missione ai confini occidentali dell’impero bulgaro (principio X sec.). Egli si fermò nei dintorni di Ochrida e dette l’esempio del lavoro. Gli si attribuisce il miracolo di aver indotto un orso, che aveva mangiato un bue, a prendere il suo posto (li lavoro, accanto all’unico bue superstite. Nel 1870, nel periodo dello scisma bulgaro, si tentò di occupare il convento e di collegarlo alla chiesa slava, ma in seguito ai documenti mostrati dal vescovo di Koritza, la Sublime Porta lo restituì agli ortodossi albanesi. 11 convento è meta di due pellegrinaggi nei due periodi di fiere (20 giugno e 23 dicembre). Cfr. sul monastero di San Naum : Godart, A (¡ai le convent de Saint-Naoum? in Ma-lin del 30 agosto 1023 e Bourcart, Saint-Naoum, in Journal des- débats del 20 agosto 1023. 157