Le trattative con l'Austria (eressi in Albania « sulla base della situazione presente o di sottomettere a revisione i comuni accordi, qualora dei cambiamenti politici futuri lo facessero apparire necessario per l'una o l’altra delle due parti » (doc. 71). Esaminando tali risposte, Fon. Sonnino osservò che noi domandavamo appunto che gli accordi anteriori con l’Au-stria-Ungheria venissero modificali di comune consenso, disinteressandosi l’Austria completamente di quanto noi concordassimo al riguardo coll’Europa, così come noi ci disinteresseremmo da quello che l’Austria Ungheria avrebbe combinato al termine della guerra rispetto ai Balcani (21 aprile, doc. 72). Il barone Burian non sembrava disposto a cedere (doc. 73) ed infatti il 29 aprile dichiarò di subordinare il disinteresse dell'Italia per il territorio albanese non compreso in quello che formava oggetto della richiesta italiana e « purché garanzie sufficienti fossero stabilite contro imprese o stabilimenti di altre potenze in Albania, eventualità questa altrettanto minacciosa per gli interessi politici e marittimi deU’Austria-Ungheria che per quelli dell’Italia » (doc. 75). Il 3 maggio le discussioni furono chiuse, con la denuncia del Trattato di alleanza (doc. 7fi). 37