L’intervento della S. d. N. truppe serbe nei territori occupati in virtù dell’armistizio, per avere distrutto dei vil-'•>ggi, ed espresse la speranza che tali incidenti si sarebbero rapidamente regolati, compiacendosi che la Jugoslavia aveva accettato le decisioni della Conferenza degli ambasciatori circa le frontiere albanesi e intendeva ritirare le sue truppe al di là delle frontiere stabilite. Il delegato jugoslavo Boscovic parlò brevemente, sostenendo che le truppe jugoslave non avevano oltrepassato le frontiere dell’armistizio e che i conflitti non erano stati da esse provocati. Espresse il desiderio, da parte del suo Governo, di vedere accordate speciali garenzie alle popolazioni cristiane dell’Albania del nord; dichiarò di accettare le frontiere fissate e di voler vivere in buoni rapporti con l’Albania. Il delegato albanese Midhat Frasheri riaffermò il desiderio del suo Governo di voler vivere in buoni rapporti coi vicini, sebbene l’Albania sia stata decimata e coperta di rovine, fece rilevare che i Mirditi sono provvisti di materiale bellico ed aeroplani che non producono certo nel loro territorio, ed insistette per la nomina di una commissione mista di frontiere, composta di un albanese, un serbo ed un Delegato della Società delle Nazioni. Burgeois, appoggiato dai delegati inglese 10. - Giannini. 141