Capitolo V. , , - «■ LA QUESTIONE ALBANESE ALLA CONFERENZA DELLA PACE Quando si inaugurò la Conferenza della pace, la questione albanese appariva agli alleati come una questione aperta, che essi dovevano decidere. Che fosse una questione aperta, avevano del resto ammesso fin dal 1915, nello stipulare le clausole del Patto di Londra che la concernono. Su questo punto fondamentale non conveniva invece la Delegazione albanese, rappresentata a Parigi da Turkan pascià, per la quale la questione albanese era un problema già interamente risoluto e che occorreva soltanto riconfermare e convalidare con un nuovo e formale riconoscimento (cfr. Gap. IX). Da ciò la Delegazione albanese ricavava la conseguenza che l’Albania era uno stato de iure nei confini del 1913 e che quindi erano infondate e inammissibili 45