Le frontiere albanesi Commissione in aprile dovette riprendere a Parigi i negoziati per mettere d’accordo albanesi e iugoslavi sulle questioni sospese e le trattative si protrassero fino all’agosto. Ripresa la delimitazione nella regione di Vermosh e dei laghi di Ochrida e Prespa nei mesi di agosto-ottobre, potette ultimare a Firenze, negli ultimi due mesi dell’anno, i documenti finali. Ma, sorti nuovi disaccordi sul traffico di frontiera, si dovette tornare alla Conferenza degli ambasciatori. Soltanto nel luglio del 1926 i testi definitivi furono adottati, ed il 26 di quel mese si potette procedere a Firenze alla firma del protocollo finale di frontiera. Vediamo, brevemente, come si è arrivati alla decisione delle tre accennate questioni: 1) Confini del Iiazà di Koritza. Quando la Grecia ebbe notizia, nel 1914, delle decisioni adottate circa il confine greco-albanese, protestò per il confine a nord del monte Gramos. Dopo la decisione del 1921 della Conferenza degli ambasciatoci. con cui si confermavano le decisioni del 1913, rinnovò le sue proteste (24 novembre 1922). La Conferenza rispose geericamente il 30 gennaio 1923 che avrebbe esaminato benevolmente le richieste. Quando si doveva addivenire alla effettiva delimitazione 151