Capitolo Vili LE ASPIRAZIONI GRECHE Nel Mémoire sur les frontières de l'Epire, presentato nel 1913 alla Conferenza degli ambasciatori, il Governo greco, riprendendo la tesi enunciata fin dal 1830 dal conte di Capo d’Istria, sostenne che la naturale frontiera greca dovesse essere tracciata rimontando il corso della Voiussa, dalla sua imboccatura al nord di Valona fino a Clis-sura e di là, seguendo la catena dei monti Dangli, fino alla sommità del Bunar, dove avrebbe raggiunto la frontiera naturale della Macedonia occidentale, costituita dalle montagne che separano la regione dei laghi di Okrida, di Prespa e di Malik dai bacini del medio Devoli e dallo Skumbi superiore. Data la situazione internazionale, la Grecia rinunciava però definitivamente al possesso di Valona, riportando al sud di questo porto il confine settentrionale del-l’Epiro. La frontiera doveva quindi partire 57