L’Albania ze, garantendole essa la piena disposizione di se stessa all’interno e patrocinandone le legittime ragioni e gli interessi nel consesso delle Nazioni. Spetterà poi alle Potenze riunite pel trattato della pace generale il compito di determinare i precisi confini dello Stato albanese di fronte a quelli vicini. Durante la guerra per necessità di cose ogni governo locale dovrà dipendere dal Comando militare, pur inspirandosi questo al maggior rispetto delle usanze e degli interessi esistenti; conclusa la pace, gli albanesi stessi statuiranno liberamente i propri ordinamenti interni, così politici come amministrativi, economici e civili ». Nel discorso pronunciato alla Camera dei deputati il 1° dicembre 1915 l’on. Son-nino aveva già dichiarato: « La presenza della nostra bandiera sulla opposta sponda adriatica gioverà pure a riaffermare la tradizionale politica dell’Italia nei riguardi dell’Albania, la quale rappresenta ora, come in passato, un interesse di prim’ordine per noi, in quanto la sua sorte è intimamente legata all’assetto dell’Adriatico. Ha importanza grandissima per l’Italia il mantenimento della indipendenza del popolo albanese, la cui spiccata e antica nazionalità fu invano, per scopi interessati, discussa e negata». 42