L’Albania all’opera non lieve della costruzione dello Stato. È sotto tale profilo che occorre esaminare gli accordi politici interceduti fra l’Italia e l’Albania (1). Essi si compiono in due tappe. La prima è rappresentata dal patto di amicizia e di sicurezza, firmato a Tirana, il 27 novembre 192(> (2), col quale i due Stati, nell’intento di rafforzare i reciproci rapporti di amicizia e di sicurezza nei confronti della loro posizione geografica, e di contribuire al consolidamento della pace, mossi dal desiderio di mantenere lo statu quo politico, giuridico e territoriale dell’Albania, nel quadro dei trattati di cui ambedue sono firmatari e del Patto della Società delle Nazioni, riconoscono che qualsiasi perturbazione diretta contro lo statu quo politico, giuridico e territoriale dell’Albania è contrario al loro reciroco interesse (art. 1), e, per tutelarlo, si impegnano a prestarsi il loro mutuo appoggio e la loro collaborazione nonché a non concludere con altre Potenze accordi politici e militari a pregiudizio degli interessi dell’altra Parte, anche definiti nel patto stesso (art. 2). (1) Ove non si considerino da tale punti di vista è impossibile rendersene esatto conto. (2) Cfr. doc. 23. 172