V Albania dei confini, con nota del 15 luglio 1923 il Governo ellenico espresse alla Conferenza degli ambasciatori l’avviso che la frontiera greco-albanese a nord del monte Gramos dovesse seguire la catena di montagna Sou-ka-Gora-Ivan-Morava ad ovest del lago di Prespa invece di seguire il confine amministrativo del Kazà di Koritza. La Conferenza degli ambasciatori, con decisione del 14 aprile 1924, respinse tale domanda, che avrebbe impovtato l’annessione alla Grecia di 14 villaggi e il dominio della strada Gianina-Koritza-Florina, nella considerazione che il protocollo di Londra del 1913 dichiara che l’ex kazà ottomano di Koritza farà parte integrante dell’Albania. Per conseguenza il confine amministrativo del kazà deve costituire il confine politico fra i due Paesi. Dato che tali villaggi erano occupati dalle truppe greche fin dal 1913, la decisione produsse viva impressione in Grecia, ed il Governo ellenico, appena ne ebbe notizia (19 aprile) si affrettò a protestare (27 aprile). La Conferenza degli ambasciatori, presa conoscenza della protesta (28 maggio), la respinse (4 giugno). Ma, mentre le operazioni di delimitazione volgevano alla fine (14 giugno), il Governo greco insistette nuovamente (11-23 giugno e 1° luglio). In sostanza le sue insistenze si fondavano sulla osservazione che maggior va- 152