Le frontiere albanesi d’accordo (settembre 1923). Si decise pertanto di deferire il problema all’esame di un comitato di giuristi. Frattanto il 29 ottobre il Consiglio dei ministri albanese protestava contro ogni riesame delle decisioni già adottate. Il Comitato dei giuristi si riunì l’8 gennaio 1924 per 1111 primo esame della questione e opinò che la decisione del 1921 non escludesse l’attribuzione del monastero all’Albania e che la Conferenza degli ambasciatori nell’adottare la decisione del 1921 non aveva ecceduto i propri poteri. Il 24 aprile la Conferenza degli ambasciatori esaminò la questione e contro la tesi inglese ritenne che con la decisione del 1922 essa aveva fissata la frontiera non completamente delimitata nel 1913 e una volta esercitato tale potere esso si intendeva esaurito. Ove pertanto si volesse revocare la decisione l’Albania avrebbe avuto diritto di rimettere in discussione tutte le modifiche. Il delegato francese Laroche sosteneva invece che la decisione del 6 dicembre 1922 è una erronea interpretazione del protocollo del 1913. Il dissenso si ripetette nella seduta del 1° maggio 1924, nella quale fu anche ventilata la soluzione di fare di San Naum un luogo di pellegrinaggio aperto a tutte le confessioni. Nella seduta del 22 maggio, su proposta del delegato inglese, venne deciso di sottomet- 159