L’ Albania che si tratta, in sostanza, del punto di convergenza del confine jugoslavo, albanese e greco, ma, nel primo esame della questione, non fu d’accordo, nella considerazione che la decisione 9 novembre 1921 della Conferenza degli ambasciatori (cfr. Cap. XVII) aveva modificato il protocollo di Londra nei termini seguenti: « La frontière touche le lac d’Ochrida dans la region de Lini de manière à donner à ¡’Albanie le vil-lage de Lini». Il delegato inglese, aderendo al parere della Jugoslavia, osservava che se la Conferenza avesse voluto dare S. Naum all’Albania ne avrebbe fatto speciale menzione, come appunto aveva fatto per Lini e su tale questione chiese istruzioni all’Ambasciata a Parigi, la quale ne investì senz’altro la Conferenza degli ambasciato-ri. Il Comitato tecnico-geografico, interpellato, propose all’unanimità di attribuire il monastero all’Albania (28 novembre 1922). La Conferenza degli ambasciatori fece suo il parere (6 dicembre 1922) del Comitato tecnico-geografico, ma il Governo jugoslavo protestò contro la decisione. La Conferenza degli ambasciatori delibò appena la questione nella seduta del 1° giugno 1923, ma, soltanto dopo le ripetute insistenze del Governo jugoslavo, deferì l’esame della questione ad un Comitato speciale, presieduto da Laroche, che non riuscì a mettersi 158