Le trattative diplomatiche Valona e suU’hinterland necessario per la sua difesa in questa regione, ed infine a tener ferma la neutralizzazione del canale di Corfù stabilita nella Conferenza di Londra del 1913-14 (art. 3). Sulla costa epirota, da Capo Stilo ad Aspri Ruga (per 25 chilometri), come sulle isole di fronte, la Grecia si impegnava anche a non costruire opere difensive o fortificazioni aeree o sottomarine (1). Appena ebbe sentore delle trattative, mons. Burnii, presidente della Delegazione albanese, inviò una nota alla Conferenza, facendo rilevare che i confini albanesi verso la Grecia erano stati già definitivamente determinati nel 1913, oppugnando nel merito le ragioni economiche e strategiche accampate dai greci per richiedere l’Albania meridionale (28 luglio) e successivamente protestò contro ogni tentativo di spartizione del territorio albanese, chiedendo di esser ammesso a difendere innanzi al Consiglio supremo le legittime rivendicazioni del suo popolo (14 agosto). Nei tre progetti da lui elaborati per la soluzione della questione albanese l’on. Tit-toni chiese l’indipendenza dell’Albania col mandato all’Italia, proponedo pei confini (1) Cfr. doc. Vili e testo allegato nel I voi. della mia raccolta dei nocumenti diplomatici della pace orientale, Roma. 1922. 79