L’Albani a Nel memoriale, inviato l’8 gennaio 1920 alla Conferenza, la Delegazione jugoslava osservava che il mandato italiano sull’Albania era pieno di pericoli. Richiedeva in ogni caso la correzione delle frontiere, partendo ad oriente del lago di Okrida, seguendo la linea di displuvio fino a Prizrend c poi continuando lungo il Drin Nero. Dovevano cadere sotto la sovranità SHS. le tribù dei Clementi e dei Kastrati, nonché la parte della riva destra della Boiana. Ove non si fosse adottata la soluzione — che sembrava ad essa preferibile — dell’in-dipendenza dell’Albania, rivendicava tutta la regione settentrionale fino al corso del Drin. Scutari, su cui la Serbia vantava antichi diritti, forma un’unità geografica col Montenegro. La Boiana unisce Scutari al mare e già il trattato di Berlino garentiva la libera navigazione su quel fiume ai montenegrini che possedevano la maggior parte del lago di Scutari. Del resto si dichiarava pronta a concedere a Scutari ima speciale autonomia. Il memorandum degli Alleati del 9 gennaio lasciava sospesa la questione dei confini albanesi, limitandosi a dire che dovevano esser discussi, ma nella seduta del Consiglio Supremo del 10 gennaio 1920, Lloyd George faceva capire che era favo- 84