Documenti che trova le sue basi non solo nel Patto di Pasqua, ma anche e sopratutto nella simpatia e nella fiducia che la collaborazione inaugurata due anni or sono ha determinato tra i nostri popoli. Durante tutto lo sviluppo degli eventi i contatti più stretti e cordiali sono stati mantenuti col Governo di Belgrado, e la Jugoslavia, con acuto giudizio della situazione, ha conformato la sua politica alle necessità dei suoi veri interessi nazionali (Vivi applausi). Si è compreso a Belgrado che la presenza dell’Italia in Albania non nasconde la benché minima intenzione di ostilità per la Jugoslavia. (Vivi applausi). E vero invece il contrario, e cioè che dalla nuova vicinanza, i due Paesi amici trarranno, com’è nei nostri desideri, ulteriori elementi di solidarietà e di stretta collaborazione, ed è in questo spirito che tra pochi giorni avrà luog<- a Venezia un mio incontro col Ministro degli esteri jugoslavo. (Vivissimi applausi). Altrettanto false e pericolose le voci diffuse circa nostri assurdi progetti nei confronti della Grecia, voci sul cui marchio di fabbrica non è possibile elevare il più piccolo dubbio. (Ilarità). Noi le abbiamo respinte e le respingiamo. Il Governo greco per parte sua ha preso lealmente atto delle nostre dichiarazioni. L’atmosfera che questi contatti hanno determinato è di cordialità e di fiducia reciproca, e tale da lasciare prevedere un avvenire di più intensa collaborazione (Vivissimi applausi). La manovra incendiaria è anche questa volta fallita. (Vivissimi applausi). L’azione che l’Italia si propone di compiere in Albania è destinata non a provocare disordini e ad aumentare incertezze, bensì a rafforzare la pace in un delicato settore della vita europea poiché il vero scopo della politica fascista è ovunque quello di collaborare sinceramente per il ristabilimento della fiducia internazionale, offrendo il contributo concreto della sua buona volontà a tutti i popoli animati da un eguale desiderio di pace. (Vivi applausi). 349