L’Albani a conservare la sua nazionalità ed il suo spirito di libertà e di indipendenza. Dopo quattro secoli di dominio straniero, appena appena richiamata all’indipendenza e mentre si dibatteva nelle difficoltà inerenti al rinascimento dei popoli, fu sorpresa dalla guerra mondiale, e benché neutrale, fu violata dai belligeranti e conobbe tutti gli orrori dell’invasione. Essa facilitò l’esodo delle truppe serbe, insorse contro le truppe austriache facilitando l’avanzata delle truppe dell’Intesa, e contribuì poi, come potè, alla causa della libertà. Un’equa soluzione dei problemi territoriali della penisola balcanica non può aversi ove ogni Stato non inglobi nei suoi confini le regioni in cui gli elementi della sua razza formano la maggioranza. Prima il Congresso di Berlino e quindi la Conferenza di Londra hanno sanzionato invece la l’on. Sennino dagli Albanesi residenti in Italia (24 luglio 1917); quello della Delegazione albanese ai rappresentanti del popolo d’Italia (3 settembre 1919); quello degli studenti albanesi al 'Presidente della Repubblica degli Stati Uniti (maggio 1920); quello del Comitato albanese di Milano ai deputati e senatori italiani (dicembre 1920). Un lungo memoriale presentò il 13 giugno 1920 Essad Pascià, facendo anche un computo in denaro del costo della sua collaborazione all’Intesa (cfr. testo in Frangulis, Mémoire sur VAlbanie et l’Épire da Nord, Athènes, 1921, pag. 27 segg.). 64