L’Alban i a mente ingiustificata, ed alcuni albanesi, colpevoli solo di amicizia per l’Italia, sono imprigionati. Dopo un nostro intervento, di secco stile fascista, vengono rilasciati: ciò accresce, in una col prestigio italiano in Albania, anche il malanimo di Zog verso di noi. Nel frattempo — siamo ormai ai primi di marzo — eventi di singolare importanza si sono pro^-dotti in Europa. L’attenzione politica dell’Italia si polarizza — com’è logico — verso altre vicende, nè si sarebbe concentrata in un tal momento sull’Albania, se non fosse stato lo stesso Zog a richiamarla. Il giorno 8 marzo, egli, in un lungo colloquio col nostro Ministro Jacomoni, dopo aver ripetuto per l’ennesima volta le sue intenzioni di amicizia verso l’Italia, propose di mettere su più aggiornate basi le relazioni tra i due Paesi, attraverso la stipulazione di un nuovo Patto di Alleanza rinforzata. La proposta fu in massima da noi accettata e messa allo studio. Senonché, il 20 marzo, improvvisamente egli richiese l’invio di truppe italiane in Albania. Le ragioni di una tale richiesta apparvero ambigue, volemmo conoscere il vero perché, e non tardammo a sapere ch’egli, che aveva sempre mal visto e spesso cercato di minare la cordiale intesa tra Roma e Belgrado, aveva architettato un piano assurdo, ma non per questo meno pericoloso per la pace nei Balcani ed in Europa. Respingemmo senza meno la richiesta. Da quel momento le relazioni divennero apertamente tese, benché noi, in risposta alla sua prima proposta, gli facessimo presentare dal nostro Ministro uno schema di Patto. Poiché molte falsità si sono dette e scritte su questo punto, conviene sottolineare che un tale documento era sotto ogni aspetto rispettoso dei diritti sovrani dello Stato Albanese, così come sottolineo che la presentazione del progetto di Trattato fu fatta seguendo la normale prassi delle negoziazioni diplomatiche e non ha mai nè in alcun modo assunto l’aspetto di un ultimatum. Zog, mentre formalmente richiedeva tempo per esaminare il documento, in realtà procedeva subito e senza ra-