Alla Conferenza della Pace va pertanto essere decisa dalla Conferenza destinata a risolvere tutti i problemi derivanti dalla guerra, e soltanto dalla Conferenza, in base alla decisione adottata dal Consiglio Supremo, che stabilì l’esclusiva competenza della Conferenza per i problemi derivanti dalla guerra, escludendo quindi, finché tale decisione non fosse adottata, oijni competenza in proposito della Società delle Nazioni (1). Altro punto, sul quale la Conferenza fu concorde, fu quello che la questione albanese doveva risolversi non per sè stante ma in funzione di tutto l’assetto dell’Adriatico. Ciò fece sì che essa seguì le sorti, molto fortunose, del problema adriatico (Cap. XII). Anzi più fortunose ancora, poiché, mentre la questione del confine italo-jugoslavo fu troncata a Rapallo con le trattative dirette, il problema albanese rimase insoluto anche dopo Rapallo; cioè mentre fino a Rapallo fu considerato come inscindibile da tutto l’assetto adriatico, dopo fu nuovamente considerato come una questione per sè stante, benché in relazione con l’assetto adriatico. (1) Tale decisione, come è noto, venne adottata su proposta della prima delegazione italiana, quando sorse il dubbio che si volesse lasciar insoluta la questione adriatica, nella stipulazione del trattato speciale con l’Austria, per portarla poi alla Lega delle Nazioni. 47