L’ Al b ani a Fu perciò necessario stabilire e sviluppare un’influenza italiana in Albania, special-mente in quella meridionale. Il contrasto stesso degli interessi indusse i due contendenti — dopo le guerre balcaniche e la riduzione della Turchia, in Europa, alla Tracia e Costantinopoli — a trovarsi concordi nel sostenere l’indipendenza dell’Albania, nell’interesse della pace. Esse pertanto, quando si tenne a Londra, nel 1913, la conferenza che doveva provvedere all’assetto balcanico, se non avevano gli stessi intenti, avevano una coincidente comune linea di condotta: l’Albania agli albanesi. Ben diverse erano invece le aspirazioni dei vicini Stati balcanici: 1) il Montenegro aspirava ad annettersi il territorio di Scutari sino al Drin, e riuscì ad occupare Scutari; 2) la Serbia aspirava ad arrivare, con un corridoio, al mare Adriatico, a Duraz-zo, che aveva già toccato; 3) la Bulgaria aspirava ad ottenere porzione del territorio del lago di Ochrida, come parte della Macedonia; 4) la Grecia infine aspirava ad occupare tutta l’Albania meridionale fino al fiume Semani. Col trattato di pace del 30 maggio 1913 la Turchia affidò alle Grandi Potenze (Germania, Austria, Francia, Inghilterra, Italia, 12