Le Imitative diplomatiche revole all’assegnazone di Scutari ai jugoslavi. Nel memorandum italiano del 3 gennaio si accettava il mandato dell’Italia sull’Albania e la sovranità su Yalona. Per le frontiere a nord e ad est dell’Albania si esigeva il rispetto dei confini del 1913, mentre, tenuto conto del desiderio degli Alleati di secondare le domande dei greci si prospettava la opportunità di esperire speciali negoziati. I territori ceduti alla Grecia dovevano essere neutralizzati. In una memoria particolare si precisavano le grandi linee del mandato sull’Albania. Nella seduta del 12 gennaio 1919 del Consiglio Supremo, convocato a Parigi, Trum-bic si occupò lungamente della questione albanese, ripetendo sostanzialmente quanto aveva esposto nel memoriale. Il giorno dopo una proposta inglese suggerì la cessione alla Jugoslavia di un corridoio lungo il Drin e di un porto sulla Bo-iana con le garenzie che avrebbe stabilito la Lega «Ielle Nazioni. L’on. Nitti fece rilevare la necessità di un’Albania indipendente, ma assistita, dato che non può vivere da sè. Clemenceau invece espose un preciso progetto di spartizione, in base al quale tutta l’Albania meridionale con Argirocastro e Koritza andava ai greci, e la parte cen- 85