296 vii — durazzo Soldato di Gesù Cristo, Principe Albanese degli Epi-roti, si firmò egli stesso nella fiera lettera con la quale rispoie al Sultano Murad li quando questi gli mandò proposte di pace e di perdono. E quel titolo niuno realmente lo meritò meglio di lui, che per trent’anni combattè in nome della fede e riusci a sbaragliare più volte i formidabili eserciti ottomani mandati contro di lui e sovente condotti dal Sultano in persona. E celebre nel popolo albanese Alessio non é soltanto perche ivi ebbero sepoltura i resti mortali di Scandcrbeg, ma altresì perché fu in quella città, allora in mano di Venezia, che per la prima volta parti il grido dell'indipendenza albanese. Convocati ad Alessio da Scanderbeg tutti i capi dell’ Albania, e i provveditori veneziani di parecchie città della costa, fu ivi costituito nel 1444 la Lega contro i Turchi, mentre Murad II si disponeva a mandare un potente esercito per domare gli albanesi ribellati... L’eroe era allora da poco ritornato in Albania, riabbracciando la fede de’ suoi padri e giurando di consacrare la sua vita e il suo valore alla difesa della religione. Il capo della famiglia dei Castriota secondo alcuni era signore di Croia. Sconfitto dai turchi dopo una lotta durata parecchi anni fu costretto a dare come ostaggio quattro suoi figliuoli, fra i quali Giorgio, allora un fanciullo di sette od otto anni che condotto a Costantinopoli fu convcrtito immediatamente alla fede maomettana. Nulla più si seppe degli altri fratelli che pare sieno stati uccisi. Mandato più tardi nella lontana Asia a combattere, il giovane Castriota dà subito prova di grande valore, per cui il Sultano Murad It — quello stesso contro il quale doveva