}i8 VII — DURAZZO d’origine albanese, disseminati parte in alcune province delle Puglie, parte nelle provincie Calabresi e parte anche in Sicilia (i). Connesso alle immigrazioni degli albanesi in Italia dopo la morte di Scanderbeg é il trasporto dell’immagine di una madonna detta del Buon Consiglio da Scutari a Genazzano nel Lazio. Cotesta Madonna, reputata miracolosa e oggetto di culto secolare, è mèta di devoti pellegrinaggi per le popolazioni rurali del Lazio e degli Abbruzzi. La leggenda racconta che il 23 aprile 1467, poco dopo la morte del Castnota, mentre i turchi conquistavano l’Albania e i cristiani l’abbandonavano, quella immagine per non essere profanata dagli infedeli si distaccò dalla parete, c trasportata dagli angeli attraversò l’Adriatico e l’Appennino, e venne a posarsi vicino a Roma, a Genazzano sul Lazio, feudo dei Colonna, e patria (1) Anseimo Lorecchio in una recente pubblicazione intitolata II prn-.«iVro politico, albanese in rapporto agli interessi italiani, pubblicazione assai interessante per la quantità di documenti relativi alla questione albanese, che non erano mai stati prima d’ora riuniti, e alcuni dei quali nemmeno mai pubblicati, stabilisce con esattezza le date delle varie trasmigrazioni dalle quali ebbero origine le attuali colonie o comuni albanesi in Italia. La prima è quella del 1416 quando, come si e accennato, vennero per aiutare Alfonso I; la seconda avvenne nel 1461 quando un nipote di Scanderbeg fu chiamato in Italia da Ferdinando d'Aragona ; la terza, che fu la più numerosa e la più importante dì tutte, fu quella che ebbe principio nel 1468 dopo la m^rte di Scanderbeg. Altre di minore importanza seguirono nel 1534, nel 1647 e nel 1744. La provincia nella quale è maggiore il numero di queste colonie diventate oggi dei comuni o delle frazioni di comune, è quella di Cosenza, dove sono più di una trentina: vengono inseguito le provincie di Lecce, di Potenza, di Campobasso, di Catanzaro, di Foggia e di Teramo. Al* cuni comuni albanesi vi sono altresì in Sicilia, come quelli di Palazzo Adriano e di Piana dei Greci nella provincia di Palermo, e qualche al* tro nelle provincie di Catania e di Girgenti.