276 vi — SCUTARI K IL SUO LAGO vinzione. Non si può però dir così del buon Pastore Mirdita, che ho veduto di passaggio nella sua modesta ma ben messa palazzina di Scutari, dove suole abitare due o tre mesi dell’anno: i soli che egli passa lontano dai monti nativi della sua Mirdizia. Don Primo Dochi, Abate Mitrato dei Mirditi, ha fatto i suoi studi a Roma, e dopo, per un certo tempo ha viaggiato in Europa ed in America. Da parecchi anni egli spiega gran parte della sua attività, appunto per persuadere gli albanesi cattolici, e specialmente i suoi Mirditi, ad abbandonare il triste pregiudizio del sangue. Più volte ha ottenuto che al letto di morte, dopo la confessione, persone le quali erano, come si dice, in sangue con altri, si decidessero a chiamare intorno a .sé i parenti e gli amici, per dichiarare solennemente di perdonare e farsi promettere di rimettere il debito di sangue... Disgraziatamente, malgrado la promessa, non sempre tutti obbediscono e osservano la parola data al morto. f1'. un uso troppo radicato nella popolazione albanese perche si possa sperare di vederlo cessare, se non interviene l'autorità con punizioni esemplari e inesorabili. Ed il Governo Ottomano invece non se ne immischia, come se la cosa non lo riguardasse: nemmeno quando, come accade talvolta, ne sono vittima i soldati. Perchè si può essere in sangue anche coi soldati ! In tal caso il battaglione, è considerato come un villaggio o come una tribù: e un povero disgraziato di soldato che non ha né colpa né peccato, un bel giorno é ammazzato all'angolo della strada.... perché un delitto è stato commesso da un soldato del suo battaglione!