Prenk-Bib-DoJa 273 polizia di Costantinopoli, e malgrado le sollecitazioni, il Sultano non ha mai accondisceso a ridare la libertà al giovane Principe — han finito per dargli questo titolo corrompendo il nome di Prenk, che vuol dire Primo — che da tanti anni vive relegato a Catamuni nell’Asia minore (1). Tuttavia è sempre preferibile esser sudditi del Sultano. Fin che rimangono con la Turchia, essi possono andare in giro armati, non pagano tasse, che in una misura lievissima, e sanno che tanto il Sultano, e quindi le autorità ottomane, rispetteranno sempre scrupolosamente i loro usi, i loro costumi, le loro tradizioni e la giustizia che si rendono fra loro, senza bisogno di incomodare i magistrati. Tanto in questa, come nelle altre tribù cattoliche, è ancora in uso la vendetta del sangue, causa di tante stragi in Albania, e che del resto pare fosse ancora in uso — e in epoca punto remota (l) Le Doli zie pubblicale dm alcuni giornali negli «Itimi turai del 1994 farebbero credere che, dopo tanti anni, egli aia riuscito a fuggire. La ootiiia di questa fuga pero dm è »tata ancora confermata.