La minaccia di una nuova Bizerta 373 sfare il capriccio di una Imperatrice. Da una di quelle alture, e precisamente dove la disgraziata Sovrana soleva prendere lezione di greco durante i suoi brevi soggiorni, guardavamo assieme la costa albanese che un buon tratto di mare separa dall’antica Corcyra, e non potevamo a meno di pensare allo splendido avvenire che potrebbe sorridere sotto un regime diverso all’Albania, a questo paese, le cui terre sono di una fertilità eccezionale e che per la sua posizione geografica dovrebbe ritornare ciò che era una volta, la strada più diretta, la via di comunicazione tra l’Italia e la Penisola Balcanica! E spingendo lo sguardo più lontano, verso Vallona, io pensavo melanconicamente alla indifferenza nostra e dei nostri uomini politici per questioni che interessano così da vicino il nostro Paese. Pensavo che, mentre per necessità di cose e, forzatamente, la questione dell’Albania e quella di Vallona, che in certo qual modo la riassume e la sintetizza, sono diventate un argomento di grande attualità, nè gli uomini politici nostri — a parte una o due eccezioni — nè tanto meno gli uomini di Governo credono utile di andare a vedere di persona come stanno le cose. E già, più di una volta, il nome di Vallona è stato pronunziato anche alla Camera come la minaccia di una nuova Bizerta ...