Marco Petrovich '87 Petrovkh. fratello di Bozo Pctrovich. zio dell'Augusta nostra Regina. L’antica città era costruita su un monte che sorge in mezzo ad una grande vallata. Ora ne rimangono soltanto le rovine. La città fu distrutta dai montenegrini dopo ripetuti bombardamenti. Difesa valorosamente dai turchi, i montenegrini ne ottennero la resa dopo un lungo assedio, essendo riusciti a tagliare il condotto dell’acqua. Fra quelle rovine, di quasi intatto vi è ora soltanto una piccola casa che serve come deposito di armi e di munizioni per questo distretto. La città nuova è stata costruita su un'altura vicina. La mia prima visita fu per Marco Pctrovich governatore di questa provincia del Montenegro. La sua casa, come quella di tutti i montenegrini, anche di alto lignaggio, è assai modesta e messa con grande semplicità — non priva però di un certo buon gusto Quantunque sia stretto parente del Sovrano e ne goda tutta la fiducia, egli va assai raramente a Ccttigne. Predilige la sua Antivari e la vista del mare. Ebbi da lui, che gentilmente mi comunicò i telegrammi del Correspondance liureau, la notizia delle prime gravi sconfitte delle armi russe nell’ Estremo Oriente, e, naturalmente, la conversazione fini per aggirarsi quasi esclusivamente su tale argomento. Le notizie dei disastri russi producono al Montenegro la più penosa impressione. Nessuno dissimula, anche nelle alte sfere, le proprie apprensioni. La Russia diminuita. vuol dire maggior libertà d’azione nella Penisola Balcanica per l’impero Austro-Ungarico. E sotto questo aspetto mi paiono ben sconsigliati coloro che in Italia sembrano quasi rallegrarsi delle sconfitte russe!