La Germania e la Turchia 5»5 al Sultano, che naturalmente li ricolmò di cortesie, per l’appunto nei giorni in cui fu presentato a lldiz Kiosk l'ultimatum Austro-Russo ! Si potrebbe immaginare contraddizione più stridente? (1). Per quello che riguarda la questione d'Oriente la Germania è pro-forma nel Concerto Europeo, giacché pur firmando gli atti e i protocolli come tutte le altre Potenze, in realtà si è sempre riservata la più ampia libertà di azione e se appena può, senza troppo offen dere le apparenze, dar prova di deferenza alla Turchia, non manca mai di farlo. Non ha voluto, per esempio, che i suoi uffiziali assumessero una parte attiva nell’organizzazione della Gendarmeria, e molto meno che ad essi fosse affidata una zona come agli uffiziali delle altre Potenze, poiché la gendarmeria internazionale rappresenta in ogni modo una menomazione dell’autorità del Sultano. Oltre a tutto ciò l’impero Germanico ha, anche politicamente interessi assai diversi dai nostri. L’Austria, secondo la politica iniziata col trattato di Berlino, non è che l’avanguardia del Germanesimo, ed è attraverso l’impero degli Asburgo che ha potuto prendere uno slancio così prodigioso il commercio (1) Alia rivista del Selamlik i cadetti della Molikt — è il nome della Nave-scuola — si misero in coda all’ultimo battaglione e sfilarono dinanzi al sultano gridando poi un triplice Hoch Padiscià. tino a quel giorno nulla di simile era mai stato visto a Costantinopoli. Gli equi-PaSgh e i corpi militari stranieri erano sempre stati considerati solo come visitatori, e come tali, erano collocati in un recinto speciale a rispettosa distanza. Dopo la rivista il Sultano mandò a tutti : cadetti una decorazione. Per parecchi giorni e?si furono festeggiatissimi dal mondo ufficiale turco e un iradé imperiale ordinò che tutte le spese fatte per rendere piacevole a questi giovani speranze della Marina Germanica il soggiorno di Costantinopoli, fossero pagate dalla Lista Civile. 33