4^0 XI - GLI ERRORI DELLA NOSTRA POLITICA composta della nostra politica in mano di Ministri senza tatto nè pratica degli affari, non poteva dare diverso resultato. E se non si giustifica, si spiega benissimo come l’Austria non abbia creduto allora di usarci alcun riguardo dopo tutto l'irredentismo sconclusionato che il Ministero Zanardelli, prima con l’on. Prinetti e poscia col Morin, aiutò palesemente fino a compromettere altissimi personaggi con qualche mossa imprudente. Si comprende come non abbia creduto di preoccuparsi menomamente degli interessi nostri la Russia, malgrado qualche nostro tentativo per una diversa orientazione della nostra politica estera, quando per mesi e mesi il Governo italiano ha lasciato insultare lo Czar nella stampa, nei comizi e persino nella Camera, senza che il capo del Governo, o almeno il Ministro degli Esteri facesse sentire una parola di vibrata protesta ( i ). Tanto più necessario ed opportuno sarebbe stato l’intervento del capo del Governo, inquantochè per le sue origini politiche, per le antiche e conservate amicizie, precisamente fra quei deputati che incoraggiavano la campagna contro ia visita dello Czar e che erano sovente gli ospiti suoi alla Consulta, il nome dell’on. Zanardelli, non poteva certo rappresentare una garanzia. Non lo era per la Russia cosi come doveva necessariamente ispirare una grande diffidenza al Governo di Vienna pei suoi precedenti nel Gabinetto Cairoli, e più an- (i) It giorno nel quale il Governo dóve va rispondere ad una interrogazione per l’appunto sulla questione del mancato viaggio, il Ministro degli Esteri e il Presidente del Consiglio non credettero mettesse il conto di farsi vedere al banco dei Ministri e lasciarono che rispondesse come se si trattasse di cosa di nessuna importanza il Sotto Segretario di Stato in principio di seduta!