Sulla Bojana 289 ressare ¡1 Governo, la sicurezza pubblica, la politica, vi è il telegrafo. Ed è già fin troppo! Nessuno ha mai pensato che la navigabilità della Boiana, sia pure per navi di non grande portata, potrebbe essere la fortuna di tutta la regione, se si facesse - e importerebbe minor spesa — qualche cosa di simile a ciò che l’Austria ha saputo fare per il corso del Na-renta, e che. certamente, scomparirebbero come là, le febbri terribili, ribelli a qualunque cura, e considerate fra le più pericolose delle coste Adriatiche. Per recarmi a Durazzo, lasciando Scutari, ho scelto questa via della Boiana, sapendo di poter poi salire a Medua su uno dei nostri vapori della Puglia per proseguire E’ la via fino a tempo fa seguita dalla posta italiana, ed ora abbandonata per quella di Antivari-Vir-Scutari. Il servizio della Boiana, appena istituito il nostro ufficio postale a Scutari, fu fatto dal Poerio: un vaporino messo a disposizione dalla R. Marina. Più tardi fu costruito appositamente un altro piccolo vaporino a fondo piatto al quale fu dato il nome di Jolanda, e che ora fa il servizio delle merci e dei passeggeri. Ma essendosi verificato qualche difetto nella sua costruzione, si dovette introdurvi delle modificazioni per cui è stato necessario rimandarla ancora un altro paio di volte in cantiere. Non era in Albania durante il mio soggiorno a Scutari, per cui, dopo le due o tre ore di cavallo necessarie per arrivare ad Oboti, bisognava salire sul vaporino della Ragusea o su qualche piccolo battello privato. Sciegliendo questa via per andare al mare, ho dovuto rinunziare a Dulcigno, dove mi sarei certamente fermato qualche ora se fossi invece partito pei porti albanesi da Antivari. Ma a Dulcigno celebre