504 XI - GLI ERRORI DELLA NOSTRA POLITICA Per ciò che riguarda gl’interessi è noto come in pochi anni la Germania abbia preso in Turchia — e non nella sola Turchia Europea — una posizione preponderante, e come l’imperatore, per proteggere l’industria e il commercio tedesco, in un famoso brindisi si sia proclamato il più fidato amico del Sultano, e tale si sia veramente addimostrato in ogni circostanza. La questione Balcanica, buona o cattiva, avrebbe già avuto da un pezzo una soluzione, se tutte le iniziative, tutti i progetti, non si fossero infranti di fronte all’atteggiamento della Germania: cioè della Potenza che sinceramente vuole l'integrità dell’impero Ottomano, perchè nuove mutilazioni danneggerebbero i suoi grandi interessi industriali e commerciali e forse anche quelli politici.... non importa se a lunga scadenza. La politica europea offre oramai da parecchi anni uno degli esempi più strani di contraddizione, giacché, mentre il Concerto delle Potenze di quando in quando minaccia a Costantinopoli, la Germania, mandando ufficiali perchè istruiscano i soldati dell’esercito turco, provvedendo essa al rinnovamento dell’artiglieria ottomana, ed alla costruzione di ferrovie con le quali la Turchia potrà portare prontamente al di qua del Bosforo due o tre corpi d’esercito dell’Asia minore, contribuisce grandemente ad aumentare la potenza militare del vacillante Impero(i). L’anno scorso i cadetti di una nave scuola della Marina Germanica, cioè i giovani delle più aristocratiche famiglie tedesche, sono andati a fare una visita di omaggio (1) Due anni fa, quando si parlò della possibilità di un'azione nostra nella Tripolitania — straua coincidenza — parecchi ufficiali tedeschi al servizio del Sultano, ebbero l’incarico di recarsi nella Tripolitania per riorganizzarvi la cavalleria e l’artiglieria.