510 XI - GLI ERRORI DELLA NOSTRA POLITICA qualcuno a reggere il Consolato. L’Austria generalmente distacca uno dei segretari o dei Consoli della sua Ambasciata a Costantinopoli, sistema che ha anche il vantaggio di fare avere alla sua Diplomazia informazioni dirette e sicure, e di poter poi usufruire, anche nelle Ambasciate, di persone che per essere state sul posto hanno maggiore conoscenza delle questioni. Ma non è certo la R. Ambasciata di Costantinopoli quella che pensa a prendere tali iniziative, sia perchè se ne chiedesse l'autorizzazione a Roma, si sentirebbe invariabilmente rispondere che non . vi sono fondi per pagare le relative indennità, e poi perché, là sulle rive del Bosforo, almeno fino a tempo fa — e speriamo che il nuovo Ambasciatore possa far mutare le cose — si amava troppo il quieto vivere, e per un complesso di circostanze, non era più possibile un’azione energica, efficace, come sarebbe stata, in molti momenti, desiderabile. Fino a qualche mese fa il titolare, reputato un buon diplomatico — almeno alla Consulta dove gli hanno affidato un’Am-basciata così importante — per essere assai malandato in salute era frequentemente assente, per cui più che mai l’Ambasciata era completamente nelle mani del primo dragomanno. Persona molto intelligente, a quanto si afferma da molti, che ha goduto, prima di quella del Malaspina, la fiducia di parecchi suoi predecessori, ma la cui posizione, appunto perché così eccezionale, non può a meno di creare inconvenienti non lievi. Quello degli interpreti in Oriente è un argomento assai delicato. Si capisce la loro importanza, quando si pensa che sono i soli a parlare col Sultano, e ad essere veramente a contatto con gli alti funzionari e col