/ morlacchi 445 malgrado le comunicazioni più facili tanto con la costa che con l'interno, si differenzia completamente da tutte quelle che la circondano per la rozzezza dei costumi ed i brutali istinti, per la facilità e la frequenza delle risse che han luogo fra di loro, per il vizio dell’ub-briachezza, e per il modo con cui trattano le loro donne considerandole assolutamente come bestie da soma. Vestono anche un costume speciale con rozze lane scure o scarlatte secondo il distretto cui appartengono, con un largo centurone nel quale una volta avevano un mezzo arsenale fra pugnali e pistole, e molti di loro portano invece del berretto una specie di turbante alla turca. Vivono ancora oggi nella più squallida miseria, dati quasi esclusivamente alla pastorizia, e per quanto non più nomadi come i loro lontani antenati, in certe zone abitano ancora meschine capanne le quali hanno molti punti di contatto con quelle dei popoli senza stabile dimora. In ogni modo, anche quelli pervenuti ad una relativa agiatezza — e non sono davvero numerosi perché in mezzo a codesta gente ignorante e ancora mezza barbara tutto finisce in mano degli usurai che la sfrutta — non é affatto sentito.... nemmeno il bisogno del letto. Gran che se il capo della famiglia giunto ad una certa età — lo starjesina — ha un giaciglio un po’ migliore degli altri grazie ad un pagliericcio sempre però molto primitivo. Ma la abitazione è sempre composta in tutto e per tutto di un tugurio; quattro rozze pareti tirate su alla meglio con un tetto coperto di paglia. Il gran lusso per i facoltosi è quello d'avere una capanna in più generalmente destinata alla paglia e al fieno e nella quale, in certe circostanze, dormono i maschi. Qualche volta 1’ unica