508 XI - GLI ERRORI DELLA NOSTRA POLITICA momento, avvertì la città di Bari che non si sarebbe fermato, pur non ignorando le feste che gli avevano preparate e le spese già fatte dalla città: ma tali non erano, e la prova del suo malumore è venuta subito col discorso pronunziato qualche giorno dopo a una cerimonia militare, nel quale evocò i ricordi della guerra del 1870, cosa che da un pezzo non faceva, cercando anzi quanto possibile di evitarli. (1) Vi è stato insomma un periodo nel quale anche le nostre relazioni con la Germania, avevano perduto molta di quella cordialità da cui erano state ispirate per tanto tempo, e per l’appunto quando di codesta cordialità vi sarebbe stato maggior bisogno. E da quel periodo, mentre scrivo, non siamo ancora comple'amente usciti, quantunque si sia cercato di fare il possibile per dissipare i malintesi. (1) Che questo mutamento improvviso di itinerario non sia stata una gentilezza all’indirizzo dell^Italia è troppo evidente. Ma non si può però nemmeno dimenticare che anche da parte nostra, oltre alle continue mancanze di tatto alle quali ho accennato, vi sono stati parecchi atti o manifestazioni che, a ragione, furono considerati come veri e propri sgarbi dal mondo ufficiale di Berlino e dal l’imperatore. La relazione Crippo allo Stato di previsione per il bilancio degli esteri per il 1903 904 presentato nel 1903 — caso senza precedenti — consta in tutto e per tutto di nove righe. In esse dopo aver citato le cifre complessive del bilancio, il rehtore esorta la Camera ad approvarle, e nou dice una parola di più. L'ou. Crippo ha dovuto appigliarsi a questo partito.... di non fare relazione, perchè, sotto gli auspici di Zanardelli e del Miuistro che era allora alla Consulta, la sottogiunta degli esteri era stata composta in modo che i radicali e i repubblicani vi avevano la prevalenza per cui non sarebbe stato possibile farle approvare nemmeno ima parola che alludesse alla Triplice Alleanza. Per il bilancio di previsione nel 1904-905 lo stesso relatore On. Crippo dovendo ancora parlare a nome di una sotto commissione nella quale malgrado il cambiamento di due nomi la preponderanza era sempre dei radicali e dei repubblicani, fece di peggio. Questa volta l’On. Crippo fece una relazione di parecchie pagine nella quale vi è un periodo pieno di entusiasmo per le relazioni d’amicizia Franco-Italiane e non vi è nemmeno una parola per la Triplice e per gli alleati! E notare che erano già al Governo da parecchi mesi gli On. Giolitti e Tittoni!...