TJatteggiamento della Russia 503 Austro-Russa facendo delle riserve, non poteva insistere troppo in favor nostro per ragioni ovvie, e quanto alla Francia la sua azione è naturalmente paralizzata dalla Russia, malgrado tutto il desiderio assolutamente leale di renderci servigio. Ottenuto che per il comando della Gendarmeria la scelta cadesse su di un uftìziale italiano, la sua azione dovette fermarsi, perchè non poteva discutere sulle attribuzioni da affidargli ostacolando le intenzioni russe. Ho già detto per ciò che riguarda la Russia come per anni ed anni sia stata sbagliata tutta la nostra politica. Dopo la mancata visita, il nostro atteggiamento e sopratutto il linguaggio della stampa ufficiosa che ebbe una eco profonda a Pietroburgo, le relazioni doventarono tese, e negli affari balcanici, essa manifestò un’aperta ostilità contro di noi, mentre prima su alcune questioni non s’era mai mostrata ostile. Un sintomo molto significante di questo suo mutamento repentino, lo si ebbe anche a Cettigne, a proposito delle concessioni domandate al Governo Montenegrino da un gruppo italiano. L’anno scorso il Ministro Russo a Cettigne ci era favorevole e credo anzi avesse cercato di aiutarci. Quando sono ritornato quest’anno al Montenegro, egli se ne era completamente disinteressato — e avrei anzi ragione di credere che sottomano abbia invece cercato di ostacolare. Almeno fino a qualche mese fa. Nè credo debbano averci giovato nemmeno gli entusiasmi nipponici, per vero dire un po’ scemati ora, coi quali furono accolte le notizie dei primi insuccessi russi. Unico appoggio nostro avrebbe dovuto essere la Germania, ma per un complesso di ragioni, di circostanze e di interessi esso ci è assolutamente mancato.