Za /Vifa italiana 193 fiume è navigabile, e poi di là, a cavallo, con la scorta dei cavas del Consolato, continuava fino a Scutari. Ma quella via presentava molti inconvenienti. Prima di tutto quello di essere in territorio turco, e quindi di una sicurezza relativa, e in secondo luogo di non essere sempre possibile, poiché vi sono epoche nelle quali la Boiana non é navigabile nemmeno fino ad Oboti; ed allora era necessario fare tutta la strada a cavallo. Ora, invece, é sbarcata a Pristan-Antivari anche la nostra posta per Scutari, portata poi fino a Vir-Bazar dalla posta montenegrina, la quale parte un'ora dopo l’arrivo dei vapori, e che in sei o sette ore, facendo un servizio abbastanza buono anche per i passeggeri, é a Vir. Naturalmente è un servizio di Stato fatto regolarmente, ma non deve recar meraviglia se nei mesi del caldo, dovendo fare parecchie ore sotto un sole cocente, il cocchiere, in ria eccezionale, abbandona talvolta la tradizionale callotta montenegrina per un moderno cappello di paglia. I viaggiatori poi in mezzo a quei sacchi di lettere, e a tutti quei pacchi postali che a volte contengono le materie più strane — magari dtl gorgonzola I — e con forme tutt'altro che comode, non devono trovarsi in un letto di rose. Ma ci si abitua anche a questi inconvenienti.. . Certo se si riesce a poter avere una carrozza ed a viaggiare per conto proprio, e non a quel modo é molto meglio. In tal caso t consigliabile di partire, come ho fatto io. di mattino e molto presto per potere arrivare in tempo a prendere il battello che parte da Vir per Plavnitza e che attraversa il pittoresco lago dei quale un po' più di un terzo circa appartiene al Ntontencgro e il rimanente, con la ritti che le dà il nome, alla Turchia. Si giunge a Vir-Bazar dopo parec-