La f>roclamnztone ifi Re Pietro a Cettigne 159 l’assunzione al trono del Karageorgevich il quale ha subito innalzata la bandiera del Serbiamo, provocando numerose manifestazioni di simpatia da parte dei serbi dell’impero, e specialmente dalla Bosnia e dall’Erzegovina, dove l'attuale Re, sotto altro nome, ha valorosamente combattuto all’epoca della grande insurrezione. (1) Il telegramma entusiastico del Principe Nicola del Montenegro ha certamente contribuito ad accrescere i timori e a dare maggior importanza alle manifestazioni. L'accordo tra i fratelli di razza ¿ sempre stato l'ideale accarezzato dal Principe Nicola. Anche tutta la sua opera letteraria é li a farne fede. Ha fatto sempre tutto quanto era in poter suo mirando a questo scopo. Quando ha creduto o sperato possibile dissipare i malintesi fra Belgrado e Ccttigne, non ha esitato ad andar pel primo — Egli che per età poteva essere suo nonno — a far mita a Re Alessandro. Ed e stato tutto un inno a questo grande ideale il discorso che, secondo le tradizioni serbe, il Principe, il Gospodar. ha fatto ai suoi sudditi per dar loro notizia ddl'elezione ai trono di Serbia del marito di una Sua figliuola. in occasione di avvenimenti riguardanti lo Stato o la Sua famiglia, il Principe suole parlarne familiarmente ai cuoi sudditi, nè ai sente menomamente oí- IH K*l 1*7« appaaa dkhiarata U |Mm, U K* eh* itm fall» da« •ni «U» mia di Sun Cjrr * dot Mal »Ila »esala di SUI« Mtffior*, d im* Ma* MUUkiik a*lU Lrglott iinaicr*. Fa (alta pr%iraiero *» a daa «ah* rtaart • landra • aaa nlu paaaaadn * aaoto, a rtacMa di anpn, la Latra. a IMiih. Il ra fa dtaraie a ViOaraual par • Mlaa d'itiil • a la crac* dalla Lagiaa 4'Oaon è la datoniiaa« cha k» atar» partala di prrfarrtn. eoa gioito a Wgit«ia»o orca«Ilo.