n jUmrmift'tmr miU 6» Quest’ultimi cambiano ogni uno o due anni, a «olle anche più «peno, ma rintonawone della nostra Diplomasi«, e l'ambiente dell« Consulta. dal più «I meno, è «etnpre lo «te*«o. Chi comanda veramente i sempre la ste*aa persona. L« qu»le ha naturalmente il buon *en*o di non opporai mai quando il Minictro, in (ilio di perdonale. vuol fare qualche piacere a uno dei Miai favoriti e nominare ad un'alta carica un parente o un amico. Magari anri *t lo incoraggia». M« «i riserb« di lare ciò che virole per gli altri. In resiti. • parte le «Iti*«me cariche, tutto il personale è io mano «uà. Tanto, che, a nessuno. viene nemmeno in mente, d’andare da «Itri per far traslocare un Console o un diplomatico desideroso di un« migliore postaionc o che ««pira « qualche cosa. L* cosa i talmente «mmcvM che. in una lettera dcl-l'oo. Colaianni. pubblica?« tempo fa. per deplorare la condotta di un Console in Kgino egli terminava meravigliandosi che fon. Malvano lo lascia»*« a quel po«Ct» Non gli i nemmeno passato pel capo, di rivolger»! «I Ministro o «I Sono Segretario di Statol Di «gr «nato quel povero fun nona rio il quale non i tiro risto dal Segretario t»entrale' Ha tutta la proba bsliti di vedere comprarne«*« tutta la tua carriera M> preme, a quoto proposito, stabilir« che. fortuna lamenta, «gli ooo c «ftatto una cattir« persona. Ma tutti « questo mondo «offrono di antipatie e di simpatie. e. mettiamo potè, «eius accorgersene. Quando poi si i innann con gli anni, anche volendo fare uno stono, diventa difficile superarsi. Alla Consulta, a ragtooe o a torto, lo si rimprovera dolersi troppo lanciato guidare nei «ai atti, nelle «oc propone o nei contigli dati ai Ministri, da codesti «uoi sentimenti personali, ooo tempre giusti boti.