44 • — tt* Mivivrr.Ro nicou affari esteri mozione dì questo genere. Bisogna proprìn dire che il Silvestrelli ha un santo dalla sua. Per l’appunto nel momento in cui nc aveva fatto un’ahra delle sue ad Atene, e pareva naturale che almeno per un po' di tempo lo si lasciasse tranquillamente a casa, per vedere se si sarebbe deciso a mutar contegno e ad avere un po’ più di prudenza quando parla e quando scrìve, ecco diventare Ministro un suo cugino. In un volume pubblicato due anni fa, ho narrato come per la condotta da lui tenuta a Sofia le rela* sioni fra l’Italia e il Principato fossero virtualmente rotte quando egli era il nostro Agente Diplomatico in Bulgaria (t). Il Corpo Diplomatico — e l’ho sentito dire io con le mie orecchie a Sofia, dal Ministro di una Grande Potensa, a un pranzo al quale prendevano parte molti diplomatici, che «»sentirono tutti quanti la tua partenza, fu considerata come una liberazione. Di li passò a Berna, dove fece nascere il noto incidente e quindi ad Atene dove ne provocò subito un altro. Ma per il Silvestrelli sono stati al* frettanti titoli per la promozione L. Aspettiamo ora di vedere che diamine fari nascere con la Spagnai Ma oltre le nomine per far piacere agli amici o per far coaa gradita a qualcuno, in pochi me*, sono stati fatti altresì parecchi mutamenti di residenza senza che alcuna altra ragione li giustificasse. Il Berti, per esempio, da Consigliere di legazione era stato nominato Ministro a Stocolma. Ma siccome alla gentile signora del nostro diplomatico, pare non con* bct*nc troppo il dima della Capitale Svedese, dopo