382 IX — i.’epiro avrebbe dovuto cadere nelle mani della Grecia e quasi rifarsi un nuovo Impero Bizantino, le cose mutarono completamente dopo le prime insurrezioni serbe e quando entrarono in lizza anche i bulgari. La Grecia non fu più la sola cliente della Russia, che anzi questa scese in campo per difendere la nazionalità slava, fino allora sacrificata o passata in seconda linea di fronte aU'Ellenismo. L’Ellenismo fu anzi completamente sacrificato dalla Russia, in quella occasione, giacché secondo il trattato di Santo Stefano, alla Grande Bulgaria avrebbero dovuto essere annessi anche i distretti macedoni nei quali l’elemento greco é in prevalenza. Il Congresso di Berlino modificò, è vero, il trattato di Santo Stefano, ma delle aspirazioni della Grecia non tenne conto. Da quell’epoca si accentuò sempre più la decadenza dell’EUenismo, la cui propaganda finì per trovare i più gravi ostacoli anche in quella terra d’Epiro, che alle guerre per l’indipendenza Ellenica ha dato tanto generoso sangue. La lega di Pritzrend alla quale ho già accennato in un precedente capitolo, segnò, come ho detto, il primo passo nel risveglio della nazionalità albanese. Ma, mentre, per un certo periodo almeno, il Governo Ottomano riuscì a romperne le file nell’Alta Albania, non è stata mai più dimenticata nelle provincie dell’Albania meridionale, dove, data la maggiore coltura dovuta per l’appunto all’ellenismo, la propaganda nazionale trovò un terreno più propizio e più preparato. L’esito disastroso della guerra greco-turca del 1897 diede l’ultimo colpo all’ellenismo in Albania. Molti albanesi ellenizzati e fino allora devoti alla causa della Grecia se ne staccarono per proclamarsi solo ed unicamente albanesi.