Alle Manovre ili Udine 495 sola Balcanica. Non solo dell’ attività politica ; ma anche di quella che chiamerò poliziesca, giacché furono quasi subito ripresi i processi iniziati in vari paesi contro parecchi italiani delle terre soggette all’impero, che ad Udine, durante le manovre, acclamarono il Re d’Italia, identificate per mezzo di tante istantanee da alti funzionari della polizia austriaca che li accompagnarono sempre dal momento in cui varcarpno il confine fino a quando ritornarono a casa. Nè più viva avrebbe potuto essere del resto la dissonanza fra i due discorsi del Ministro degli Esteri Austro-Ungarico e di quello italiano pronunziati per combinazione quasi contemporaneamente, riflettendo il secondo tutte le illusioni con le quali era stato magnificato poco prima dalla stampa ufficiosa l'esito di quel colloquio, mentre il primo mirò a far capire ben chiaro che nulla vi era di mutato. Così mentre il nostro Ministro magnificava come un grande trionfo la scelta di un Generale Italiano per la carica di comandante la Gendarmeria, dicendosi lieto fosse stato con ciò riconosciuta la posizione che ci compete, il conte Goluchowsky prodigando i più grandi elogi ai nostri Carabinieri per la ottima prova da essi fatta a Candia toglieva a questa nomina qualunque carattere politico, dicendo apertamente come cotesto criterio tecnico fosse stata la ragione della scelta. Ed alle parole corrisposero i fatti, poiché al generale De Giorgis non furono affidate altre mansioni aH’infuori di quella dell’organizzazione della Gendarmeria, escludendo assolutamente il suo intervento nelle questioni politiche anche di lieve momento, e mettendolo così in una posizione tale di inferiorità di fronte ai due Commis-