I — II. tlIXISTCRO DKT.U AFFARI ESTERI sano c l’on. Malvano rimane! Sanno come può dipendere da una parola detta a tempo da questo funzionario, magari il loro trasloco e la loro promozione, e hanno tutto I interesse a tenerselo buono e a mostrargli la più grande deferenza. Anzi, ben lungi dal dirigersi personalmente al Ministro.... tanno tutto l'opposto, anche parecchi Ambasciatori. Mandano la nota o il telegramma ufficiale al Ministro e contemporaneamente scrivono la lettera o il telegramma privato al Malvano. Ogni sera prima di ritirarsi, il Malvano va alla C^onsulta a vedere i dispacci, i uno zelo lodcvolìssimo per un funzionario. Ma. sopratutto, ha il vantaggio di fargli sapere molte cose, dodici ore prima del Miniatro, dal quale egli si presenta cosi l'indomani, avendo gii pensato e preparato la risposta, o avendo studiato come bisogna fare per evitare una risoluzione o un ordine che. a lui non sembra opportuno. Uno dei grandi mezzi per rendersi indispensabile i quella di non mettere altri mai al corrente degli affari e sopratutto di pagare sempre di presenza. Alla Consulta, infatti, le cose sono organizzate in modo che quando egli non c’è, nessuno i in grado di sostituirlo. Tutti gli altri funzionari del Ministero contano assolutamente nulla. Sono trasmettitori di carte e nient’altro. Quanto al pagare di perdona, cicli rinunzia persino alle vacanze cui avrebbe diritto e non lascia Roma nemmeno nei grandi calori dell'estate ! Che se ai decide ad andare a passare, o a Torino, o in campagna, una ventina di grami, col pretesto che si tratta di documenti gelosi rinchiude e sì porta via la chiave di una parte dcU'arehivio— Si è dato il caso che il Ministro gli ha dovuto tdegra-