4*5 i — it uiMvrr.Ro i>n.i.i ah \m k-tkki l'opera sua in questo «piacevole episodio, non si sia esplicata comc sarebbe stato desiderabile, non è cosa da potersi mettere in dubbio. Il generale Morra fu destinato a Pietroburgo verso la (ine del 1897. La notizia della sua nomina sorprese. e da più parti fu espresso il dubbio egli potesse essere la persona adatta per una tale missione. in un momento nel quale la situazione intemazionale in genere, era delle più complicate c — giova ricordarlo — non facili nemmeno le relazioni fra I due paesi.... In Italia non era ancora spenta l'eco delle acclamazioni con le quali, a Mosca come a-Pietroburgo, erano state accolte, una dopo l'altra, all'indomani di Adua, due Missioni abissine.... E in Russia non d si perdonava di avere per tanti anni, d'accordo con l'Austria (e con qual costrutto si vede orali osteggiata con accanimento la sua politica nella Penisola Balcanica. Ma oggi, comc allora, senta venir meno a quella deferenza per uomini che comc il Morra sono arrivati ai più ahi gradi ncll'eacrcito c hanno rem quindi, in un altro campo, eminenti servici al paese, si può o»*crvare che nessun precedente lo indicasse a qudl'alia carica diplomatica, e comc fosse troppo poca cosa, per poter essere considerala comc ulc, il fatto di avere appartenuto per molti anni alla Casa Militare di Sua Maestà. Nel 1897 il generale Morra cn» alla vigilia di dover lasciare il servizio attivo ncllcsercito. giacchi qualche mese dopo raggiungeva il limite di età. Fa senza dubbio un certo effetto, c si presta a facili epigrammi. il fatto che possa essere nominato ad un'alta carica, per servire lo Stato, chi non x ritiene in