268 VI — SCUTARI F. IL SUO LAGO l’opera far conoscere almeno i punti principali dell’importante documento al quale si riferiscono spesso gli albanesi parlando delle loro aspirazioni. Il memorandum, datato da Scutari ove i capi della Lega erano riuniti, fu indirizzato a lord Beaconstìeld come Rappresentante di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra al Congresso di Berlino. Fu diretto alla Gran Bretagna, perchè — come è detto in un certo punto del documento stesso, — si ritenne fo3sc la nazione la quale aveva meno interessi diretti nella Penisola Balcanica, mentre pareva doves.se averne uno grandissimo nell’opporsi, col riconoscimento della nazione albanese, all'invadente innondazione slava : cioè alla Russia ed ai popoli alla Russia devoti. • Mentre i rappresentanti delle Grandi Potenze — scrivevano a lord Beaconsfield — sono riuniti al Congresso per dare una soluzione razionale e legittima alle diverse questioni che formano la questione ¿’Oriente, non sarà certo estranea la voce degli Albanesi fra le tante che reclamano giustizia. « E tanto più è da sperare che la questione albanese sarà posta sul tappeto inquantoehè, mentre tutte le altre nazionalità soggette all* Impero Ottomano hanno un governo ed una diplomazia che ne interpreta le aspirazioni, la sola Albania manca d’ ogni rappresentanza Non avendo governo proprio essa non può essere rappresentata da sè, e non lo può dall’impero Ottomano perchè, propriamente parlando, non nt dtfxndt. « L’Europa conosce la nostra storia. Vinti, i nostri padri, ma non domi dalle armi turche, conservarono la propria indipendenza, il carattere nazionale, le tradizioni, la lingua, malgrado la diversità di religione. L'albanese, o cattolico, o ortodosso, o islamita, abborre tanto la turca quanto ogni altra straniera dominazione >.