144 111 - "AL NARKNTA A CATTARO Né il viaggio in mare da Metkovich a Gravosa, né Gravosa per se stessa, offrono grande interesse. Mentre ne ha uno grandissimo dal punto di vista artistico, politico e storico. Ragusa, l’antica città, alava per origine e italiana per coltura, che, in alcuni periodi della sua esistenza, osò lottare con Venezia, e la cui Repubblica sopravvisse di qualche anno alla caduta di quella di San Marco. Il suo antico e piccolo porto, nel quale ci si ferma arrivando per mare, non é più abbastanza vasto per il movimento delle navi moderne, ma ha però grandi ed antiche tradizioni Esso ricorda il tempo nel quale la piccola Repubblica Ragusea. aveva in mare più di 300 navi ed era uno dei paesi più ricchi del mondo 1 Singolare fu la sorte di questa città fondata dai cittadini dell'antica Epidemia, i quali fuggendo spaventati all’avanzarsi delle orde degli Avari, trovarono sicuro rifugio a poca distanza dalle loro case abbandonate, fra le roccie scoscese dove costruirono l’antica città I Leggendo gli annali di Ragusa, osserva giustamente il Marmier, si direbbe che i poveri disgraziati che la costruirono abbiano mescolato, al cemento delle sue mura le lacrime del loro dolore e alimentato nell' animo dei suoi figli un sentimento inestinguibile di simpatia per tutte le sventure. Nel settimo secolo la città fondata dalla colonia di Epi-damia. cresce d’un tratto per la immigrazione di un forte numero di cittadini di Salona, i quali vengono a cercarvi rifugio dopo la distruzione della capitale dell'antica Dalmazia, e a consolidare vieppiù la latinità di Ragusa. E giù giù, da Radostan re di Serbia spodestato da un parente, a Riccardo Cuor di Leone che al ritorno dalla crociata, vi domanda asilo e vi