IJ4 I" — r,AI- Marenta a Cattàro paese nel quale, lino a pochi anni sono, v'erano ancora foresto inesplorate, nelle quali bisognava aprirsi il varco con l ascia come in quelle del Brasile. Oltre i vapori, vedo molti velieri, alcuni dei quali con bandiera italiana. Provengono, in generale, dalle provincie meridionali, dalle Puglie, dalla Sicilia e anche da Napoli. Il tricolore sventola pure li vicino sulla porta di una osteria, ritrovo dei nostri marinai, e degli operai che lavorano per conto di ditte italiane al carico dei bastimenti. Il padrone sa che i giorni della sua osteria sono ormai contati. Se la cava discretamente mescendo ai suoi avventori vino delle Puglie, importato sotto il regime della famosa clausola dell'antico trattato, ma, sapendo benissimo che non potrà essere mantenuta nel nuovo, e già rassegnato a chiudere bottega. Il Marcotti, che sulle nuove provincie occupate dall’impero, e su questa parte della Dalmazia ad essa così strettamente collegata, scrisse anni sono col titolo la Xuova Austria un libro assai pregevole, ora un po’ invecchiato, non riconoscerebbe più quel Mctkovich dove, appena arrivato, non ebbe altro pensiero che quello di fuggirne al più presto, ricordando la frase di una canzone popolare Serba « O Narenta esecrato da Dio » e avvilito d'aver dovuto passare la notte in mezzo al sudiciume di un sedicente albergo. La febbre che allora infieriva tutt’intorno a Metkovich, e conosciuta per l’appunto, fino da tempi antichi, col nome di febbre narentana. è completamente scomparsa dopo i grandi lavori per la canalizzazione del fiume. Lo stagno, che proprio dinnanzi all’ abitato, esalava miasmi pestilenziali — giacche spesso coteste febbri avevano un carattere acuto, pericolosissimo, di perniciose — e stato convertito in un prato, dove ora